Impression mangament: dalla scuola al lavoro

Filippo Bruni

 Laboratorio di  media education e competenze digitali

Docente d’aula: Raffaele Vietri

I.I.S. “Podesti – Calzecchi Onesti” Ancona,

Classe 5G

 

 

 

Un’idea progettuale per un laboratorio nella scuola secondaria
L’uso dei social da parte degli adolescenti è un fenomeno estremamente diffuso: Facebook (www.facebook.com) o Instagram (www.instagram.com) vedono la presenza sulla loro pagine della quasi totalità degli studenti. La presenza sui social network – presenza che spesso è caratterizzata da livelli di consapevolezza limitati in relazione alle effettive potenzialità e limiti dello strumento utilizzato – è spesso legata al desiderio di esprimersi e di appartenere a gruppi di coetanei. Dei tre principali usi dei social network – strumento espressivo, supporto alla vita relazionale, strumento lavorativo a scopo professionale e persuasivo (Riva 2016) – quello comprensibilmente trascurato nella fase adolescenziale è il terzo, legato al mondo del lavoro. In una logica di orientamento sono già state sperimentate proposte che partendo da social network come Facebook hanno lavorato sui contenuti pubblicati per evidenziare interessi, predisposizioni e competenze per traghettarle in piattaforme social proprie del mondo professionale (Sansone, Cucchiara e Ligorio 2013).

Partendo da un tale contesto, l’idea progettuale per un laborato- rio con studenti del quinto anno della scuola secondaria è consistita nel lavorare su un aspetto specifico: l’immagine del profilo dei social network. Come noto il primo dei tre elementi costitutivi di un social network, oltre alla lista dei contatti e alla possibilità di accedere alla lista dei contatti dei propri amici (Boyd e Ellison 2007) – è dato dal profilo, in cui, oltre ad una serie di informazioni, risulta fondamentale la foto o l’immagine con cui chi ha aperto l’account si presenta. Presentare la propria immagine di profilo, analizzarla diventando consapevoli delle strategie di fatto adottate, produrre una immagine di profilo adeguata per affacciarsi sul mercato del lavoro sono gli obiettivi all’origine della progettazione del laboratorio.

Una considerazione sull’autoritratto, sul selfie, e sul processo di impression management
Con il termine selfie si indica, come noto, un autoritratto digitale condiviso tramite l’utilizzo di social network. A spiegarne il successo e la diffusione possono essere richiamati sia la diffusione degli smartphone, sia una rinnovata importanza del volto e del suo ritratto/autoritratto. Il volto e il suo sguardo, anche se insieme al resto del corpo, costituiscono il principale canale di espressioni delle nostre emozioni e di percezione delle altrui (Cole 1998). Voler però ritrarre il volto e le sue emozioni, nonostante la facilità d’uso degli strumenti tecnici, rimane una impresa difficile: qualsiasi ritratto risulta in definitiva limitato ed imperfetto. Nonostante questo, o forse paradossalmente proprio per questo, rimane e continua ad essere pratica diffusa e pervasiva nel contesto contemporaneo. A sciogliere la paradossalità di tale situazione può essere utile ricordare che il ritratto non implica un semplice riprodurre o rivelare, ma un produrre (Nancy 2002). Il ritratto/autoritratto/selfie costituisce un modo con cui si costruisce la propria identità, con cui si gestisce la propria immagine pubblica e con cui si interagisce, in contesti di amicizia e di lavoro, con i propri simili. Diventa quindi comprensibile il legame con l‘impression management, inteso in termini generali come il processo tramite cui un soggetto gestisce e cerca di controllare le impressioni e le sensazioni che gli altri si formano e provano su di lui (Leary e Kowalski 1990).

La gestione del percorso

Il percorso è stato gestito fondamentalmente in tre incontri con una classe quinta della sede di Ancona dell’Istituto di istruzione secondaria “Podesti – Calzecchi Onesti”.
Nella prima fase, introduttiva, sono stati presentati i tre obiettivi del laboratorio: creare foto/avatar per un profilo, creazione di un curriculum formato europeo, aprire account in Linkedin (it.linke- din.com) inserendo foto e curriculum realizzati. Oltre ad offrire un sintetico quadro relativo ai social network e all’impression management, un momento di particolare importanza è stato quello della presentazione da parte degli studenti dei loro account Instagram, social network che è risultato essere preferito rispetto a Facebook. Per i criteri di analisi si è fatto ricorso in primo luogo

in termini più generali alle strategie di identity performance (centralità del soggetto che mostra in modo realistico e completo le sue competenze) e di identity erasure (il soggetto si nasconde, utilizzando forme di sostituzione o negazione) (Rivoltella 2010). In termini più analitici, all’interno delle strategie appena indicate, sono state utilizzate le seguenti sei coppie concettuali: Prima- to del volto/Primato dello sfondo, legato allo spazio maggiore o minore occupato dallo sfondo; Volto: centrale/Volto: periferico, legato alla posizione del volto all’interno dell’immagine; Volto: pieno/Volto: nascosto, legato alla presenza intera o parziale del viso; Festivo/Feriale, legato alla cura e al trucco del volto; Espressione del viso eccentrica/Espressione del volto standard, legato alle emozioni presentate; Colore/Bianco e nero, legato alla maggiore realismo del colore (Bruni 2016).

Una seconda fase ha visto la realizzazione di due tipologie di immagini per il profilo. La prima tipologia è quella di un avatar, realizzato grazie a servizi on line come Faceyourmanga (www.faceyourman- ga.com) e DoppelMe (www.doppelme.com). La seconda tipologia – realizzata grazie alla disponibilità di uno studio fotografico professionale in dotazione alla scuola – è quella di un ritratto fotografico che gli studenti hanno realizzato con una serie di scatti reciproci successivamente rielaborati con appositi software.

La terza ed ultima fase ha visto infine – dopo presentazione e realizzazione del curricolo in formato europeo utilizzando le indicazioni presenti nel sito Europass (europass.cedefop.europa.eu/ it/documents/curriculum-vitae) – l’apertura di account su Linkedin, noto social network di natura professionale, inserendo la foto e i dati preparati per il curriculum.

Una nota per concludere

Il laboratorio, in attesa di una valutazione della customer sati- sfaction tramite un breve questionario somministrato tramite Google Form, oltre ad aver cercato di favorire il passaggio tra scuola e mondo del lavoro, apre lo spazio per una riflessione in termini educativi in primo luogo in una logica di Media Education (su un uso consapevole dei social network e delle proprie imma- gini pubblicate on line) ed in secondo luogo in una prospettiva didattica su come le immagini possono essere usate dai docenti come strumenti per la loro azione didattica.