La video poesia: immagini di-versi

Fabio Ferretti

Laboratori di fotografia, ripresa e montaggio video

 

Docente d’aula: Maria Ida Domenichelli, Manuela Mariani

I.C. “G. Binotti” Pergola classe 2° b, scuola secondaria di 1° grado

 

 

 

Il progetto multidisciplinare dal titolo La Video Poesia: immagini di-versi è stato svolto con la classe 2°B della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “G. Binotti” di Pergola. Dai versi del Canto I dell’Inferno di Dante Alighieri, i ragazzi hanno realizzato un cortometraggio sul bullismo, Inferno. Mimèsi tra passato e presente, viaggiando in modo parallelo tra un tempo e un altro, rispettando contenuti e significati della testualità originaria ma miscelando e contaminando i linguaggi nella prospettiva di una narratività filtrata dalla soggettività giovane.

Dopo la presentazione del progetto agli insegnanti, sono state svolte lezioni riguardanti il mondo del cinema enucleando nozioni artistiche e tecniche anche attraverso la visione di alcuni filmati relativi a registi e musicisti, quali Wim Wenders, Andrej Tarkowskij, Michelangelo Antonioni, Ludwig van Beethoven, Johann Sebastian Bach, Gyorgy Ligeti.

A seguire, dopo aver diviso la classe in gruppi di lavoro, è stata

stesa la sceneggiatura del video di poesia attraverso un lavoro collaborativo di scrittura che ha visto coinvolte anche le docenti; si è poi passati alla scelta degli attori e delle parti di recitazione sia per la colonna visiva che per la colonna sonora. Si è giunti dunque alla fase di ripresa, affidando a ciascun alunno ruoli e compiti definiti, dal ciak ai titoli di testa e di coda, dal fonico all’operatore, dal segretario di produzione all’aiuto regista. Successivamente ancora è stata eseguita la registrazione audio di una lettura over, a voci alternate, dei versi danteschi ad opera di ragazzi e di ragazze. Infine, dopo una lezione dedicata al montaggio come costruzione del discorso audiovisivo, si è effettuata la post-produzione, a partire da suggerimenti e spunti forniti da- gli alunni stessi.

Attraverso l’utilizzo di media diversi si è cercato dunque di offrire agli studenti esperienze nuove di narrazione e di comunicazione visiva. Sin dal primo giorno tutti gli alunni hanno mostrato vivo interesse per il progetto, seguendo con attenzione sia le lezioni teoriche che quelle pratiche. Alcuni hanno nutrito più interesse per la parte di scrittura, altri per la parte tecnica, in molti per quella attoriale, e tutti hanno provato la recitazione. Attraverso le varie esercitazioni i ragazzi hanno acquisito conoscenze e competenze iniziali di narrazione, recitazione, ripresa e post-produzione; e hanno sperimentato i mestieri del cinema, della televisione e del teatro.

Lavoro di squadra, rispetto per le idee altrui, solidarietà reciproca, disponibilità a mettersi in gioco; impegno intellettuale, artistico, fisi- co, e obbligo a relazionarsi con tutti i soggetti coinvolti: sono esperienze di certo formative a livello sociale, educativo, didattico.

Ma l’utilizzo del mezzo filmico, l’incontro con la letteratura mediato dalla manipolazione diretta dei codici, l’attualizzazione di un testo immortale attraverso un approccio rigoroso (un grazie alle insegnanti!) e al tempo stesso la sua vitalizzazione tra le selve oscure, le fiere e i virgili del tempo presente e della realtà adolescente, tutto questo ha condotto gli studenti, e noi con loro, ad avvicinarsi con modalità inattese a quel sentimento estetico che, come ricorda Edgar Morin, è elemento integrante della parte poetica della vita.