Il viaggio dell’eroe

Francesco Mattioni

Laboratori di storytelling

 

Docente d’aula: Rosanna Marchetti, Letizia Filippini, Romina Rosa

I.C. “G. Binotti” Pergola classe 4° b, scuola primaria

 

 

 

I bambini sono nativi immaginali. Leviatani del fantastico che muovono tempeste di idee da diluvio universale. Si muovono tra le storie come elfi nella selva oscura. In branco. Il viaggio dell’e- roe, per loro, non si può fare da soli. Ai loro occhi le dodici fati- che, il nuovo testamento, la quest del Graal sono semplificazioni. L’avventura della morte e della rinascita, per essere vera, va vissuta insieme.

Per il progetto Narrazioni visive una classe quarta elementare dell’I.C. “G. Binotti” di Pergola si è trasformata in un laboratorio di storytelling.
I bambini hanno lavorato su film a loro familiari e su film sconosciuti, divertendosi ad analizzarli per imparare a conoscere gli ingranaggi emotivi e narrativi che li fanno funzionare. Con semplici schede che li invitavano a riflettere sulle aspettative e gli effetti che le pellicole suscitavano in loro, i bambini hanno facilmente compreso le forme in cui i movimenti di trama, im
magini, parole, musica e personaggi si intrecciano per generare senso. La struttura mitica che sono stati guidati a scoprire è il viaggio dell’eroe, un archetipo che condensa molteplici livelli di interpretazione: l’eroe che viaggia è il protagonista della storia, quanto l’autore che la scrive, quanto lo spettatore che la svela. Il viaggio è sempre lo stesso: abbandonare ciò che si conosce per affrontare l’ignoto e scoprire che nel luogo più oscuro delle proprie paure è nascosta la nostra verità, la verità di tutti, ciò che possiamo diventare.

I bambini hanno capito subito come esplorare le narrazioni da più prospettive per godere a pieno dell’avventura della metamorfosi. Il brainstorming ha infatti generato decine di idee che sono state raccolte attorno a temi fondamentali ricorrenti: l’amicizia, la salvezza del mondo, l’espressione di sé. Tutti sono d’accordo su una cosa: il senso va cercato insieme. Al posto dell’eroe mitico, per i bambini, ci sono sempre due amici. Due amici speciali: Rok, un bambino cieco infallibile con l’arco e Wilson, una chiocciola amante dei libri che nel- la sua conchiglia elicoidale nasconde una biblioteca.

La classe si è quindi divisa in gruppi creativi per trasformare l’i- dea in soggetto, poi in sceneggiatura e infine in storyboard, per concretizzare i passaggi del viaggio dell’eroe in scene pregnanti. La storia ha la forza della favola: i due amici vivono in un bunker hawaiano con pareti dorate illuminate da luci al neon blu cobalto. Il bunker è la stanza di conforto in cui Rok e Wilson coltivano le proprie abilità e passioni. L’arco e la lettura. Ma ecco la crisi che chiama al cambiamento. Si rompe la Playstation. Il gioco virtuale non è più divertente. Occorre infrangere lo schermo nero e uscire dal bunker. I due sono ora improvvisamente testimoni della guerra che lacera il loro mondo. Rok sente solo un rumore assordante. Wilson gli spiega che il re del ghiaccio e il re del fuoco si lanciano bombe. Tra le mace- rie della guerra appare un robot. Dice di voler portare la pace. Rok e Wilson non si fidano del messia di metallo. Si metto- no in viaggio nel deserto per salvare l’isola a modo loro. Lo scontro con il robot è inevitabile. I libri di Wilson gli dicono come sconfiggere il nemico. Rok centra con l’arco il pulsante di spegnimento. I due amici hanno imparato la responsabilità e il coraggio. Il loro mondo è salvo. Il bunker si è trasformato insieme a loro lungo il viaggio. È diventato la loro casa.